INTRODUZIONE
La Campania è tra le regioni d’Italia che presentano una forte mancanza di strutture sportive, in particolare di stadi adibiti a partite ed allenamenti di calcio.
Numerose sono le squadre professionistiche della regione costrette a dover disputare le partite di casa in stadi limitrofi alla loro città, come è stato per tanti anni anche per la Palmese, squadra di serie D che per molto tempo ha dovuto disputare le partite nel vicino stadio del comune di Ottaviano.
Ma la storia di questa squadra oggigiorno è cambiata totalmente; difatti, dopo due anni di lavoro, la giunta comunale è riuscita ad ottenere un grandissimo traguardo, riuscendo a regalare ai propri sportivi ed appassionati un nuovo stadio, attraverso l’approvazione di un progetto imponente.
I LAVORI
Il progetto è stato definito da giornalisti e professionisti del settore ambizioso e più che mai attuale, poiché si basa sull’idea di costruire uno stadio in stile “inglese”; ciò significa in primis la totale assenza di barriere tra spalti e campo, permettendo così ad appassionati e tifosi di partecipare alle partite in maniera totalmente diversa, sentendosi così molto più “nel vivo” della partita.
Oltre alla volontà di fornire una nuova struttura sportiva di alto livello, l’idea si è basata sull’obiettivo di generare anche un’utilità sociale secondaria con la realizzazione di bar, negozi e ristoranti, all’interno della struttura stessa dello stadio, generando un vero e proprio centro polifunzionale.
I lavori del campo si sono svolti velocemente e senza intoppi, riuscendo a rendere lo stadio agibile già dallo scorso settembre, quando è andata in scena la partita di inaugurazione Palmese-Angri.
Il costo dei lavori ammonta a 6 milioni di euro, di cui 5 milioni sono stati recuperati dal fondo per la riqualificazione urbana, ed un milione è stato fornito dal Credito Sportivo, raggiungendo così la cifra necessaria alla partenza dei lavori.
Quest’ultimi si sono sviluppati in diverse fasi, dall’adeguamento del terreno di gioco in erba sintetica, processo già concluso, agli interventi per la tribuna coperta ed infine all’allargamento di via Querce per far sorgere i negozi e un ristorante con vista sul terreno di gioco.
Il sindaco Donnarumma è orgoglioso dell’idea innovativa:
“Gli urbanisti consigliano gli stadi in periferia, andiamo un po’ controcorrente. Il nostro impianto è particolare, sorge a circa 30 metri dalla piazza principale, in pieno centro. Lo facciamo sia per il valore affettivo, i tifosi sono legati al nostro stadio ma soprattutto per evitare l’ennesimo consumo di suolo. Perché fare impianti nuovi quando possiamo rigenerare ciò che già c’è? Abbiamo poi fatto un’indagine di mercato, sappiamo che il campo potrà essere utile anche per altre realtà del territorio, non solo di Palma Campania, rendendo così lo stadio uno strumento utile alla crescita dell’economia. Uno stadio a norma può generare lavoro e virtuosità, la capienza complessiva è di 4000 posti e, quindi, potremo ospitare competizioni fino alla Lega Pro”.
CONCLUSIONI
Questo stadio non solo è un simbolo per la ripartenza dello sport in questa regione, ma sarà anche da esempio per interventi futuri, grazie alla sua realizzazione senza barriera, garantendo agli spettatori una totale immersione nel gioco.